Infanzia e adolescenza, la nuova Garante Antonella Maucioni presenta il suo programma

Lunedì, 03 Maggio 2021 10:09

Autore: Rosanna Somma

Impegno, iniziative, azioni concrete e lotta al bullismo tra i punti principali
Da poche settimane, Antonella Maucioni, che per tanti anni è stata la dirigente scolastica del Liceo Leonardo Da Vinci a Maccarese, ha ricevuto la nomina di nuova Garante dei diritti per l'Infanzia e l'Adolescenza, dal sindaco Esterino Montino (leggi qui). Ecco il programma di iniziative e progetti dedicate al mondo dei giovani.

OBIETTIVI PER IL FUTURO: "IMPEGNO COSTANTE E AZIONI CONCRETE"
"Spesso i minori attirano la nostra attenzione solo quando arriva la notizia di qualche vicenda negativa che li coinvolge o li vede protagonisti  e che fa scalpore. Solo allora si accendono i riflettori sull’universo dell’infanzia e dell’adolescenza che si spengono però molto velocemente . Il tema dei  minori, della loro crescita e del loro benessere psicofisico, dopo essere stato al centro per qualche giorno dell’attenzione mediatica e delle dichiarazioni di sorpresa e  sdegno, ripiomba subito nel buio. Sarebbe invece necessaria, a mio parere, maggiore attenzione e responsabilità verso i giovani che permetta di “costruire” i loro diritti attraverso un impegno costante e azioni concrete, anche piccole, ma significative.
Oltre ai compiti istituzionali, descritti dalle norme  che sono alla base  della figura del garante, mi propongo per questa ragione di promuovere iniziative per la diffusione della cultura  dell’Infanzia e dell’adolescenza destinate ai cittadini in generale  e ai bambini/ ragazzi in particolare ( ad es: incontri con esperti/ seminari di studio/ attività artistiche mirate etc ). Questo naturalmente anche in accordo con Enti e Istituzioni, Associazioni perché, a mio parere, la logica che deve essere alla base del lavoro del garante è quella di cercare di creare una rete di persone che abbiano a cuore i minori e lavorino insieme per il loro benessere fisico e psichico".

INIZIATIVE, IDEE E PROPOSTE
"Vorrei sottolineare che il ruolo del garante, oltre quello di controllo sull’osservanza dei Diritti dell’Infanzia e Adolescenza, è soprattutto di promozione e di stimolo verso chi più direttamente e con responsabilità diretta si occupa dei minori. In questa ottica ho in mente alcune proposte: alcune più immediate e di più semplice attuazione, altre che invece richiedono una programmazione su tempi più lunghi. Il mio è un mandato fiduciario, conferito dal Sindaco, e dunque legato a questa amministrazione, e ho perciò  davanti a me solo 2 anni di lavoro. In questo tempo molto limitato, mi impegnerò per realizzare almeno alcune di queste idee.

- Promozione, in accordo con l’Amministrazione comunale e con tutti gli altri soggetti competenti, di iniziative per la celebrazione della giornata italiana per l’infanzia il 20 novembre di ogni anno che coinvolgano i bambini/e e i ragazzi/e.
- Promozione e sostegno a  forme di ascolto e partecipazione dei ragazzi e della ragazze alla vita di Comunità ( ad es: Consiglio Comunale dei ragazzi/ incontri dei bambini/ragazzi con rappresentanti delle istituzioni per avanzare proposte e ricevere informazioni). A questo punto dò davvero molta importanza : bisogna raccogliere le idee , le richieste dei bambini/ ragazzi  per costruire una progettazione partecipata che risponda davvero ai loro bisogni;
- Promozione di servizi d’informazione destinati all’infanzia e all’adolescenza, al fine di sviluppare nei minori capacità critiche e di suscitare nei media una maggiore sensibilità e rispetto verso l’infanzia ( ad es : pagina o sezione sui media locali dedicati all’approfondimento dei temi legati all’infanzia e adolescenza); 
- Promozione di attività culturali destinate ai minori insieme alle realtà già presenti sul territorio  ( ad es presentazioni di libri, ascolto guidato di musica, lettura guidata sui diritti dell’infanzia in collaborazione con biblioteche e associazioni musicali etc) ;
- Partecipazione, d’intesa con il competente assessorato, al Progetto Ossigeno della Regione Lazio (Lazio green regione.lazio.it) che ,ove selezionato, consentirà di mettere a dimora gratuitamente essenze arboree nel Parco Tommaso Forti dove avrà poi sede la Città dei Bambini. Gli alberi messi a dimora potranno essere intitolati a figure di bambini / ragazzi particolarmente importanti per la difesa dei Diritti Umani   e quindi costituire il Primo Parco della Memoria di questo tipo in Italia ma anche ,e soprattutto,un utile strumento per tutti i docenti ed educatori che volessero programmare attività su queste figure svolgendo così un  lavoro pedagogico  di educazione alla cittadinanza. Al Parco potrà essere affiancata una mostra permanente allestita grazie ai prodotti realizzati dagli alunni e studenti del Comune nell’ambito di uno specifico progetto didattico proposto dal Comune;

SITUAZIONE GENERALE SUI GIOVANI DEL TERRITORIO
La popolazione giovanile ( 0/18 anni)  del nostro Comune è di circa 15000 individui su oltre 82000 abitanti, pari al 18% del totale, il che caratterizza Fiumicino come una città con una importante connotazione giovanile. Sono  dati che necessitano di approfondimenti per capire le esigenze per fasce di età e località e le risposte già esistenti sul territorio in modo da una parte di metterle in relazione dall’altra di programmarne di nuove.
Come sappiamo, le caratteristiche socio-culturali del territorio sono intrinsecamente influenzate dalla costituzione recente del Comune, nato nel 1992. Assenti centri di aggregazione giovanili e teatri, i cinema sono concentrati nella zona commerciale di Fiumicino in due maxi sale, e l’arcipelago delle unità abitative non offre al momento realisticamente ai giovani molte possibilità di attività ricreative, sportive e culturali. Su questa situazione, che già evidenziava alcune problematiche che spingevano verso una situazione molto delicata e carente di elementi stabili di socializzazione, è intervenuta in modo significativo e pesante la pandemia che, in analogia con quanto accaduto a livello nazionale, ha determinato nel periodo del primo lockdown un isolamento improvviso e totale dei bambini da tutte le possibilità di socializzazione oltre la famiglia e successivamente,da settembre 2020, una frequenza intermittente e comunque pesantemente influenzata nei tempi e nei modi di tutte le agenzie educative presenti sul territorio, in primis della scuola, determinando così di fatto l’esclusione dell’infanzia e dell’adolescenza dai circuiti educativi.

Una grande emergenza è proprio quella di comprendere cosa è accaduto,e ancora accade, ai nostri bambini /ragazzi in questo tempo 'sospeso' della pandemia e come recuperare questo periodo di isolamento. Per questa ragione ho promosso insieme ai competenti Assessori alle Politiche scolastiche e ai Servizi Sociali dei momenti di incontro e analisi sulla situazione dei minori, sto organizzando per il mese di maggio un seminario on line  sui minori e la pandemia per educatori, associazioni, amministratori e sto preparando una proposta di una ricerca sociologica per l’ approfondimento della situazione giovanile da sottoporre alla valutazione del  Sindaco e dei competenti assessorati.
Un altro elemento su cui stiamo lavorando con l’Assessore alle politiche scolastiche e quello ai servizi sociali, a cui spetta il fondamentale ruolo di programmazione degli interventi, è la sensibilizzazione e la formazione sia per gli operatori in materia di infanzia e adolescenza che  per i genitori , con particolare riguardo alle famiglie con figli con diversabilità. Devo dire che ho trovato  in questi assessori non solo grande attenzione al tema ma anche ascolto e disponibilità alla collaborazione".

LOTTA AL BULLISMO: "COINVOLGERE ISTITUZIONI, MEDIA E FAMIGLIE"
"Sono sempre più frequenti e non si può restare indifferenti né liquidare come ragazzate le crudeltà commesse nei confronti di soggetti più deboli (spesso disabili)  e in generale considerare quasi normale l’uso della violenza, le aggressioni, le risse e gli attacchi verbali.
Tutti dobbiamo interrogarci e cercare con l’aiuto degli esperti le possibili risposte per formulare un’iniziativa concreta nella quale siano coinvolte istituzioni, media e famiglie. Non è possibile giustificare azioni crudeli solo con la rabbia repressa di bambini e ragazzi per le conseguenze della pandemia ma dobbiamo invece chiederci se tutto ciò nasconda qualcosa di più profondo:  un’incapacità di accettare chi è diverso, la diffusione dell’uso di un linguaggio aggressivo e di odio  anche nel discorso pubblico.

È inaccettabile che per guadagnare qualche momento di  notorietà in rete si arrivi a essere malvagi nei confronti di chi non può difendersi. Però è necessario  anche domandarsi se e perché il pubblico apprezzi questo tipo di immagini e se chi assiste dal vivo si renda conto di essere responsabile nel momento in cui decide di non intervenire. Non si può restare fermi e bisogna muoversi cercando di attivare, a mio parere, un intervento su piani diversi e che avrà bisogno di tempo: da un lato intendo porre all’attenzione dell’Amministrazione e delle scuole  l’esigenza di intervenire sul fenomeno, dall’altro sarebbe opportuno progettare azioni di sensibilizzazione che vedano come protagonisti gli stessi ragazzi.
Le azioni verranno condotte anche attraverso il confronto con le Associazioni presenti sul territorio e l’interlocuzione ove possibile con il Garante Nazionale e regionale, cercando anche di promuovere azioni in rete con tutti gli altri garanti presenti nelle varie città e regioni".
 
 
 
 
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Pubblicato in Attualità