I libri “incriminati” sotto la lente d’ingrandimento: il commento di Roberto Tasciotti

Domenica, 25 Aprile 2021 16:29

Autore: Fiumicino-Online

“Questa incomprensibile inadempienza procedurale è preoccupante."

“L’episodio che è accaduto in un plesso di un istituto scolastico di Fiumicino sta ancora una volta a dimostrare l’inerzia culturale di un’amministrazione che ha creato un profondo imbarazzo nel mondo della scuola.” È il commento del Prof. Roberto Tasciotti sulla faccenda dei libri di arte contemporanea con immagini esplicite, recapitati per errore in alcune scuole statali del Comune di Fiumicino nell’ambito del progetto “Piccoli Passi nel Mondo”. (leggi qui)

“Non è bastato il grave atto nell’ aver affidato i servizi educativi ad un’agenzia interinale. Si perpetua la scarsa considerazione per questo determinante settore della vita di una Nazione. Andiamo al fatto. Quando un soggetto – prosegue Tasciotti - in questa caso una fondazione, dona all’ Amministrazione comunale dei libri da consegnare agli alunni, nel quadro delle disposizioni legislative che hanno assegnato, con la legge sull’autonomia degli Enti Locali, datata 2000, funzioni e compiti che sanciscono il ruolo del Comune quale partner delle le istituzioni scolastiche, per contribuire a far acquisire ai nostri ragazzi abilità e competenze; ne consegue che il Comune ha il dovere di verificare i contenuti.”

“Ora mi chiedo come mai non si è visto cosa si andava a proporre alle scuole, già oberate da mille vicissitudini. La mia critica libera da ogni responsabilità il dirigente scolastico e i docenti in quanto, come ho asserito, l’ente locale ha un ruolo non solo di mero assistenzialismo, ma è un soggetto costituzionale che partecipa ai progetti educativi scolastici”

“Ora – conclude Roberto Tasciotti - aldilà della retorica che i bambini sono il futuro, lo dicono tutti, questa incomprensibile inadempienza procedurale è preoccupante. Questa triste storia ha permesso di far sì che una scuola sia stata “sbattuta” sui giornali, dimenticando che noi abbiamo delle istituzioni scolastiche di eccellenza e che non possono essere sporcate dall’incuria di chi dovrebbe coadiuvarle".


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