Fregene, stop all'inquinamento da plastica: la Biblioteca Gino Pallotta diventa plastic-free

Giovedì, 02 Maggio 2019 15:31

Autore: Erica Fasano

Il cambiamento? dipende da ognuno di noi.


di Erica Fasano


Un altro passo importante nel nostro territorio per la lotta all'inquinamento da
plastica. La Biblioteca Gino Pallotta di Fregene ha deciso di aderire alle nuove norme europee, in piena attuazione entro il 2021, per contrastare la diffusione dei 10 prodotti di plastica monouso che più inquinano le spiagge e i mari d'Europa.

“Abbiamo acquistato stoviglie compostabili e biodegradabili che useremo per i nostri consueti spuntini che allestiamo al termine degli eventi, per restare insieme a scambiare riflessioni sugli argomenti trattati. Da oggi in poi cercheremo di non far entrare in biblioteca materiale non riciclabile”, dichiara con un post sui social, il Consiglio Direttivo della Biblioteca di Fregene intitolata allo scomparso giornalista Gino Pallotta. “Tutto ciò ha un costo non indifferente, ma il vantaggio per l'ambiente è innegabile.”

RISPARMIO E GRANDI BENEFICI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
“Escludendo l’impiego di tutta la plastica possibile – proseguono - ricaveremo grandi benefici per la sostenibilità ambientale e faremo risparmiare l’ente pubblico. Infatti, anche il costo dello smaltimento delle stoviglie di plastica usa e getta, ricade sul bilancio contabile del Comune e sul bilancio ecologico di tutto il territorio; a ciò si aggiungono l’aumento di gas serra e l’aggravamento del processo industriale di trasformazione dei rifiuti in materie prime secondarie o in residui che vengono avviati in discarica.”

“Sarebbe fantastico se ogni esercizio commerciale, ogni scuola, ogni azienda, seguisse il nostro esempio. Serve molto impegno, ma si può, perché abbiamo come modello Comuni italiani che hanno eliminato i prodotti di plastica monouso e stanno abolendo perfino gli imballaggi dei prodotti alimentari. Sarebbe utilissimo se bar e stabilimenti balneari, oltre alle stoviglie, eliminassero anche le cannucce di plastica che sono tra i principali vettori di inquinamento marino, e si ritrovano continuamente nella pancia dei pesci durante i test per misurare le condizioni ambientali degli oceani”, si legge nel post pubblicato sulla loro pagina Facebook “Biblioteca Gino Pallotta”.

IL CAMBIAMENTO? DIPENDE DA CIASCUNO DI NOI
“Le cannucce
comuni - proseguono sono realizzate in materiali non riciclabili e la maggior parte sono fatte di polipropilene, plastica di bassa qualità che viene usata anche per i contenitori di yogurt. Sono un inutile spreco ambientale ed economico. Soltanto in America si usano ogni giorno 500 milioni di cannucce: attaccate una all’altra, valgono due giri e mezzo della Terra.”

“Alcune settimane fa è stato presentato sulla banchina del porto canale a Fiumicino il progetto sperimentale "Lazio fishing for litter" (leggi qui), promosso da Regione Lazio, Corepla, Arpa Lazio e Comune di Fiumicino, un’attività che consentirebbe ai pescatori di riportare a terra i rifiuti che finiscono accidentalmente nelle reti. In sole tre settimane è stata pescata e avviata a riciclo, ben una tonnellata di plastica a una distanza compresa tra 3 e 14 miglia dalla costa. Dunque, anche dal nostro territorio arrivano segnali positivi di inversione di tendenza. Gli Italiani, sono pronti ad adottare un comportamento virtuoso, infatti, molti cittadini, anche di Fiumicino, dichiarano di aver già modificato le proprie abitudini per salvare l’ambiente. Contribuiamo tutti, e tutti insieme, a sensibilizzare amici, parenti, vicini di casa, e diffondere le buone pratiche virtuose per aiutare il pianeta a combattere l’inquinamento.”

Concludono i responsabili del Consiglio Direttivo della Biblioteca, “Uniamoci, cari cittadini, per promuovere stili di vita sostenibili, in nome della tutela dell’ambiente e di tutte le risorse che esso ci offre.
Il cambiamento dipende da ciascuno di noi.”


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