Fiumicino, restaurata la storica Fontana delle Cinque Lune

Mercoledì, 13 Dicembre 2017 11:39

Autore: Erica Fasano

Larango: "Ora la nostra attenzione sarà dedicata al restauro del monumento ai Caduti, in piazza Grassi, e la Statua della Madonna su via Torre Clementina"

Di Dario Nottola

E' ritornata alla sua originale bellezza grazie ad un lavoro di restauro svolto su iniziativa della Pro Loco di Fiumicino. E' la storica Fontana delle Cinque Lune, nel centro di Fiumicino. L'opera fu realizzata dal Professor Salvatore Amato, che si aggiudicò l'incarico aggiundicandosi un bando capitolino del 1928, e che trasse ispirazione dalla via e dal palazzo dove poi doveva essere addossata la fontana, di proprietà della famiglia Piccolomini. Nello stemma di questo casato compare una croce sormontata da cinque Lune. Collocata in via del Serbatoio dell'Acea, in origine la fontana si trovava a Roma, in piazza Madama, angolo via delle Cinque Lune. La fontana fu rimossa e trasferita a Fiumicino verso la fine degli anni '40.
 
"Grazie al lavoro del restauratore, il Cavalier Angelo Bellotto, sono state tolte le incrostazioni di calcare, le alghe, e gli atti di vandalismo, come delle scritte, che avevano imbrattato le superfici del monumento – afferma il presidente della Pro Loco, Pino Larango – sono stati migliorati inoltre i getti ornamentali centrali ed i flussi, ad evitare sprechi di acqua.  Ora la nostra attenzione sarà dedicata al restauro di altri monumenti sul territorio come quello ai Caduti, in piazza Grassi, e la Statua della Madonna su via Torre Clementina, lungo il porto canale, che ha tra l'altro le dita dei piedi spezzate".
 
LA STORIA DELLA FONTANA La realizzazione della fontana ha origine dal concorso che l'allora "Governatorato di Roma" bandì nel 1928 nell'intento di realizzare 10 nuove fontane artistiche, da collocarsi in sostituzione delle tradizionali colonnette in ghisa, nei diversi quartieri della città. Lo spunto preso da Amato per il disegno della fontana fu lo stemma di Palazzo Piccolomini, sulle cui mura andava addossata. L'artista, infatti, vi pose una luna piena contornata da altre quattro lune, 2 in prima fase e 2 in ultima. Una vaschetta a baccelli ed una vasca di raccolta completavano il tutto, recinto da 4 colonne con barre di ferro. La luna piena centrale gettava l'acqua con un gradevole effetto.

 
 
 
 
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Pubblicato in Attualità