Cultura: la storia di Libero Grassi sui banchi di scuola

Venerdì, 20 Gennaio 2017 19:58

Autore: Erica Fasano

Presentato oggi nell’aula magna dell’istituto Leonardo da Vinci di Maccarese il libro di Marcello Ravveduto

di Gianluca Zanella
 

Il liceo Leonardo da Vinci di Maccarese si conferma anche quest’anno tra i primi posti in cui la valorizzazione della legalità è un principio fondante. Grazie all’impegno della preside Antonella Maucioni e a quello dell’assessorato alla Cultura del comune di Fiumicino, rappresentato da Arcangela Galluzzo, è stato organizzato uno dei numerosi incontri con l’autore, all’insegna della rassegna “Cultura è Legalità”, fortemente voluta proprio dalla Galluzzo. A parlare oggi nell’aula magna dell’istituto, in presenza di centinaia di studenti, Marcello Ravveduto, storico esperto di mafia e autore del libro "Libero Grassi, storia di un’eresia borghese", edito da Feltrinelli.
 
La sua è una ricostruzione storica accurata, che entra nei particolari della vita dell’imprenditore ucciso dalla mafia nel 1991, colpevole di essersi opposto al pizzo con tutte le sue forze. È da questi particolari che emerge la semplicità di un uomo che, l’autore ci tiene a specificarlo, non era un eroe e non è visto tale dai suoi figli. In un tempo in cui i social media sono la quotidianità, è difficile capire l’importanza della rivolta di Libero, che – dando prova di profondissimo acume – affidò il suo messaggio alla televisione. Credeva nella forza dei media, Libero, ma questo non impedì che attorno a lui si creasse il vuoto. L’epilogo lo conosciamo tutti, altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di un libro per ricordarlo.
 
Incontri come questo sono importanti, mafia, camorra,‘ndrangheta sono nomi entrati nel lessico quotidiano, ma troppo spesso si perde di vista cosa veramente si celi dietro a dei nomi che sentiamo al telegiornale. L’indifferenza che ancora oggi circonda questi temi è pericolosa, ed è nelle scuole che vanno gettate le basi per una società del futuro che sia diversa da quella di oggi, che è il prodotto di questa indifferenza ormai patologica.
 
Quella di Libero Grassi è una vicenda esemplare, nonostante la sua tragicità. Nel modo peggiore che potesse sperare, questo imprenditore - il cui volto smagrito fu su tutte le prime pagine dei giornali – è entrato nella storia. Attenzione, non nella storia di mafia, ma nella storia d’Italia. Questo non bisogna mai dimenticarlo.
 
 
 
 
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Pubblicato in Attualità