Comitati: “siamo ancora in tempo per evitare la distruzione del nostro territorio”

Lunedì, 18 Marzo 2019 11:44

Autore: Erica Fasano

Ieri l’incontro cittadino per parlare di ambiente e grandi opere anche in vista della mobilitazione del 23 marzo a Roma

di Valentina Fiordalice

Incontro dei comitati ieri, domenica 17 marzo, a piazza Grassi a Fiumicino. Cittadini e associazioni si sono dati appuntamento per parlare di ambiente e di grande opere anche in vista della grande mobilitazione di Roma del prossimo 23 marzo. A organizzare la giornata sono stati i rappresentanti dei comitati cittadini come Comitato FuoriPista, il Collettivo No Porto, il Comitato MobastaPizzodelPrete, il Nuovo Comitato Cittadino Focene. Presente anche l’Associazione TeRRRe  che nel territorio si occupa di tematiche ambientali e sociali.

TRA LE QUESTIONI ALL’ORDINE DEL GIORNO, gli argomenti principali sono stati l’Iresa, l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili, le zone bianche, la questione dei porti commerciale e turistico e il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino.

Il porto commerciale di Fiumicino ci viene presentato come un grande investimento strategico – ha commentato il Collettivo No Porto – sarà sicuramente una opportunità per alcuni ma per tutti gli altri abitanti no, visto che subiranno l’impatto devastante che un porto di così grandi dimensioni avrà sul territorio. Inquinamento delle acque, dell’aria e del suolo, erosione costiera e un generale degrado della qualità del mare e della costa. Gigantesche navi, accese 24 ore su 24, causeranno un inquinamento acustico ed elettromagnetico oltre ad un aggravio della viabilità, degrado urbano e svalutazione degli immobili che sono effetti noti e inconfutabili associati ai porti commerciali”.

DISCARICA PIZZO DEL PRETE Tra gli argomenti sul tappeto anche la questione rifiuti e discariche sul territorio di Fiumicino e la questione delle zone bianche per la quale ancora aperta è la battaglia dei cittadini. “Pizzo del Prete non si tocca. La determina della Città Metropolitana del 20 dicembre 2018 – spiega il Comitato MobastaPizzodelPrete - che ribadisce una mappa delle aree bianche dove localizzare impianti di smaltimento dei rifiuti e che non recepisce in alcun modo le osservazioni motivate dei Comuni di Cerveteri e Fiumicino e della Sovrintendenza belle arti Etruria Meridionale deve essere stracciata. la localizzazione di tali impianti all’interno di una delle ultime frazioni incontaminate dell’agro romano, area di altissimo pregio naturalistico, archeologico, ambientale, area dove l’agricoltura di qualità, assieme alle strutture turistiche, è un totale oltraggio che non deve passare”.

Tra gli argomenti trattati anche il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino. “Il raddoppio dell’aeroporto – tuona il Comitato FuoriPista – è una minaccia ancora concreta. Finché non sarà stracciato il famoso accordo di programma, lo scempio di 1300 ettari di Riserva del Litorale Romano possono essere utilizzati per questa grande speculazione. Un intervento megagalattico che non porterà lavoro, se non temporaneo, ma che contribuirà a portare inquinamento sopra le teste dei cittadini oltre a devastare un territorio oggi agricolo”.

Il nuovo Comitato Cittadino Focene ha puntato, invece, l’indice sulla questione dell’Iresa, l’imposta sulle emissioni sonore degli aeromobili. “Finalmente i soldi destinati al monitoraggio dell’inquinamento acustico e all’indennizzo dei residenti delle aree A e B sotto i coni di volo sono disponibili. Questi però – afferma il presidente -  devono essere utilizzati in modo corretto e per la tutela della salute di tutti i cittadini vogliamo ancora una volta sollecitare l’amministrazione all’uso corretto di questi fondi, attraverso le rilevazioni dati relative al rumore, all’impianto di nuove centraline, all’avvio di una indagine epidemiologica sulla popolazione residente”.




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Pubblicato in Attualità