Ambiente "La biodiversità va rispettata anche in tempi di Covid-19"

Martedì, 28 Aprile 2020 17:21

Autore: Fiumicino-Online

Le associazioni ambientaliste lanciano l'appello alle amministrazioni comunali

di Dario Nottola

Sei associazioni ambientaliste chiedono la tutela delle specie protette in nidificazione sulle spiagge laziali: "La biodiversità va rispettata anche in tempi di Covid-19".
 
In un appello, Lipu/BirdLife Italia Coordinamento Lazio, Italia Nostra Litorale Romano, Comitato Dolcespiaggia - Idee di Riserva, Salviamo il Paesaggio Litorale Roma Nord, Amici di Torre Flavia e Comitato No Party alla Palude, si mobilitano e chiedono alle amministrazioni comunali di Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Municipio X di Roma Capitale e ai rispettivi organi di Polizia Locale ed alla Capitaneria di Porto, che siano "ripristinate nell'immediato le regolari attività di monitoraggio e controllo delle nidificazioni negli habitat costieri sul litorale laziale da Ostia a Santa Marinella".

In questo periodo, sulle spiagge d'Italia interdette all'accesso per l'emergenza Covid-19, molte specie, indisturbate, hanno riconquistato spazi normalmente occupati dall'uomo, con l'avifauna che sta nidificando ovunque, anche fuori dalle riserve.
 
Tra le specie, alcune di grande interesse conservazionistico, tutelate dalle vigenti leggi e dalla Direttive europee, come la nota "specie bandiera" del Charadrius alexandrinus, meglio conosciuto come Fratino, uno dei simboli della biodiversità costantemente minacciata dal disturbo antropico.

"Richiediamo agli enti territoriali di autorizzare la ripresa delle attività di gestione delle aree protette della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, Oasi di Macchiagrande, Oasi di Palo Laziale, Monumento Naturale Palude di Torre Flavia, dove è necessario quanto prima delimitare le dune antistanti la Torre, continuamente minacciate in quanto l'ingresso all'area è libero e non protetto - rimarcano le associazioni - è infatti necessario garantire lo svolgimento delle operazioni di sentieristica, tabellazione, delimitazione delle aree di nidifcazione, comunicazione e accoglienza, in virtù della recente ordinanza emessa regionale che consente ai titolari di concessione balneare di svolgere le necessarie operazioni di manutenzione e preparazione dei lidi, in previsione di una apertura per la stagione estiva. Visto che è proprio ora che le specie nidificanti sono in piena attività sui lidi, è facile ipotizzare che i nidi, in pieno periodo di cova, vengano involontariamente danneggiati e distrutti dai macchinari per la sistemazione delle attrezzature nelle zone di battigia date in concessione, o utilizzate liberamente per la balneazione".
 
"Auspichiamo una pronta risposta da parte degli enti sopra indicati, così come avvenuto in altre regioni, quali Abruzzo, Marche ed Emilia, sono già state avviate sinergie tra amministratori pubblici e volontari (in sicurezza), per il miglioramento delle aree pubbliche, al fine di evitare un impatto su queste specie e sulle componenti ecologiche delle dune, in vista della prevista grande affluenza estiva" concludono.
 
 
 
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