Ambiente e territorio: incontro cittadino il 17 marzo a Piazza Grassi a Fiumicino

Mercoledì, 13 Marzo 2019 14:02

Autore: Erica Fasano

Associazioni e comitati hanno dato appuntamento per un’assemblea pubblica che guarda alla grande marcia per il clima del prossimo 23 marzo a Roma

di Valentina Fiordalice

Appuntamento domenica 17 marzo, dalle ore 15.30 in piazza Grassi a Fiumicino, per la prima mobilitazione cittadina a favore dell’ambiente e contro le grandi opere inutili. Una iniziativa che rientra nel percorso di avvicinamento alla marcia per il clima del prossimo 23 marzo a Roma e che vedrà protagonisti decine di comitati nazionali per riportare l’attenzione sulla salute del pianeta. La data del 17 marzo a Fiumicino vuole, quindi, essere un primo appuntamento di coordinamento per tutte le realtà ambientaliste del territorio per discutere e fare il punto della situazione.

Tra i proponenti il Comitato FuoriPista, il Comitato MobastaPizzodelPrete, il Collettivo NO Porto, il Nuovo Comitato Cittadino di Focene. Stanno aderendo in queste ore anche diverse associazioni e comitati.

Ovunque in Italia – spiegano i proponenti in una nota - lo sviluppo legato alle grandi opere sta deteriorando irreversibilmente l’ambiente naturale. Le conseguenze della cementificazione dei territori, di mega-porti e discariche fuori controllo, le trivellazioni dei fondali marini, i pesticidi necessari alle monocolture intensive, mettono a rischio non solo la biodiversità e il clima ma anche la salute degli abitanti. E’ ormai chiaro che questo modello di sviluppo rappresenta inoltre uno spreco di risorse pubbliche, comporta corruzione, a scapito della collettività e dei beni comuni. In questo quadro Fiumicino non fa eccezione, in quanto oggetto di una serie di progetti di mega opere inutili che minacciano di devastare il territorio."


"La costruzione del porto commerciale, il raddoppio dell’aeroporto, il mega impianto di smaltimento dei rifiuti nella zona nord del paese, rappresenterebbero sicuramente un’opportunità, per alcuni, di spartirsi gli indotti derivanti dalle speculazioni che come sempre caratterizzano le grandi opere nel nostro paese. Ma tutti gli altri pagherebbero il prezzo dei terribili impatti che tali opere comportano: inquinamento dell’aria, delle acque e del suolo, aumento dell’erosione costiera, degrado degli habitat e un generale abbassamento della qualità della vita.
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LA BATTAGLIA CONTRO GLI ECOMOSTRI

"Da anni – proseguono - come comitati cittadini e collettivi portiamo avanti battaglie contro la realizzazione di questi ecomostri, tentando così di contrastare un modello di sviluppo nocivo e a favore di pochi. Vogliamo e proponiamo uno sviluppo differente per Fiumicino, che parta dalle idee e dai bisogni di coloro che vivono realmente il territorio. Crediamo che il nostro paese abbia un alto potenziale ma venga spesso. Le risorse archeologiche sono ignorate, il turismo è spesso tarpato da una mobilità pubblica inefficiente e dalla scarsa manutenzione delle nostre coste, le risorse naturali subiscono speculazioni edilizie continue, il nostro patrimonio agroalimentare dovrebbe beneficiare di una riconversione al biologico e a filiera corta."

"I comitati, i movimenti, le associazioni e i singoli che in Italia da anni si battono contro le grandi opere inutili e imposte hanno deciso di lanciare una nuova mobilitazione contro i cambiamenti climatici e per la salvaguardia del Pianeta, con una manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 23 Marzo. Come realtà presenti a Fiumicino – concludono - abbiamo aderito alla chiamata e pensiamo che il percorso verso questa manifestazione rappresenti un’occasione per una mobilitazione cittadina a difesa della giustizia ambientale e sociale del nostro territorio”.




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