Le pompe di calore ad aria acqua, da dieci anni a questa parte, si sono diffuse sempre di più in Europa. Grazie a questa soluzione le famiglie hanno la possibilità di ridurre in maniera significativa le bollette dell’energia, e al tempo stesso possono limitare le emissioni di carbonio. Si stima che usare una pompa di calore permetta di abbassare fino al 40% l’entità delle bollette ogni mese: il risparmio varia, comunque, in base al tipo di riscaldamento che si adopera. Infatti, l’indice di efficienza di una pompa di calore media è pari al 400%, a differenza dell’indice di efficienza medio di una caldaia a gas, che non raggiunge il 90%.
I vantaggi offerti dalle pompe di calore
Va aggiunto, poi, che le pompe di calore si caratterizzano per costi di manutenzione contenuti: essendo molto robuste, richiedono una manutenzione poco impegnativa e meno frequente rispetto a quella che si rende necessaria per una caldaia. Fermo restando che i rivenditori e i produttori possono prevedere delle garanzie ad hoc. La versatilità è un ulteriore punto di forza delle pompe di calore, che servono non solo a riscaldare la casa in inverno, ma anche a rinfrescarla in estate. Il loro meccanismo di funzionamento, infatti, prevede che il calore non sia generato ma trasferito: ecco spiegato il motivo per il quale in casa si possono raggiungere temperature molto confortevoli con la massima efficienza.
Come funziona una pompa di calore
Nel corso dei mesi invernali, una pompa di calore fa sì che il calore venga trasferito dall’ambiente esterno, che è freddo, al caldo dei locali interni; al contrario, durante la stagione estiva il calore viene trasferito dall’interno di casa all’esterno, previa associazione con una unità fan coil. Da un punto di vista energetico, le pompe di calore garantiscono un livello di efficienza superiore rispetto a quello offerto dalle caldaie a gas, ma anche da altri sistemi convenzionali di raffreddamento o di riscaldamento. Esse, inoltre, non bruciano il gasolio o il gas naturale, che sono combustibili, e per questo contribuiscono a limitare le emissioni di carbonio.
Addio alle caldaie a gas
Entro breve tempo, le caldaie a gas sono destinate a sparire non solo in Italia, ma in tutta Europa. Per il momento la UE non ha ancora indicato in maniera ufficiale il divieto di usare questi sistemi di riscaldamento; certo è che diversi Paesi hanno già iniziato ad affrontare il tema della decarbonizzazione in autonomia. Per esempio, a partire dall’anno prossimo il riscaldamento a gasolio e a gas in Germania sarà vietato sia negli edifici nuovi che in quelli ristrutturati. Dal 2025 in avanti, invece, le caldaie a gas non potranno essere usate, nel Regno Unito, nei complessi residenziali di nuova costruzione.
I costi
A questo punto vale la pena di dare uno sguardo ai numeri per verificare la convenienza effettiva delle pompe di calore. Il costo mensile medio, per chi usa questo dispositivo, è pari a 69 euro, contro i 114 euro al mese di media per i clienti che adoperano il riscaldamento a gas. Tale calcolo è stato effettuato sul consumo di elettricità medio, pari a 3089 kWh, di una pompa di calore aria acqua, in confronto ai 13727 kWh del gas, in considerazione dei prezzi medi dell’elettricità, pari a 27 cent per kWh, e del gas, pari a 10 cent per kWh.
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