Nonostante sia opinione diffusa che l'Antico Egitto e l'Antica Roma fossero molto diversi fra loro, in realtà le similitudini erano piuttosto forti. La vita millenaria dell'impero egizio fu un susseguirsi di faraoni, regine e principi, divisi in dinastie, similmente a quanto avvenne nell'impero romano.
Ma le affinità, ovviamente, non finiscono qui. Faraone egiziano e imperatore romano: due figure sovrapponibili Il faraone era molto più che un uomo: era considerato manifestazione di un dio. Al faraone spettava garantire l'armonia e l'equilibrio cosmico, per fare in modo che sulla terra, la benefica piena del Nilo portasse ricchezza nel paese.
Sebbene l'organizzazione politica dell'antica Roma abbia attraversato fasi molto differenti fra loro, con l'ascesa di Augusto il primo Imperatore, il potere religioso, civile e militare, venne concentrato tutto in un'unica persona, determinandone così delle caratteristiche molto simili a quelle di un faraone.
Svetonio stesso, il suo biografo, indulge nel raccontare leggende e presagi che confermano l'eccezionalità della figura. Augusto infatti nelle sue descrizioni appare dotato di segni fisici e poteri particolari.
Il ritratto marmoreo di Augusto conservato all'Ermitage, ci mostra un imperatore nelle vesti di Giove. Anche l'imperatore romano quindi era una sorta di manifestazione della volontà divina.
Religione romana ed egizia, un pantheon di divinità
Sia l'antico Egitto che l'antica Roma erano politeisti. Per questo motivo, quando Roma lo conquistò, si condizionarono a vicenda. Tranne rari casi, era tipico dell'impero romano non distruggere le religioni dei luoghi conquistati, ma assorbirle nella propria. Si trattava di una strategia intelligente, che permetteva al popolo di mantenere la sua cultura, insinuandosi in maniera soft. E questo era enormemente facilitato se alla base c'era un politeismo. Sia l'Egitto che l'antica Roma si affidavano a una schiera di divinità, ognuna con le sue caratteristiche e le sue funzioni speciali, in grado di garantire ordine nell'universo.
Sia a Roma che in Egitto inoltre, la religione ufficiale prevedeva il culto degli Dei, che avveniva con cerimonie formali.
In entrambi i casi, accanto alla religione ufficiale ce n'era una privata e popolare, basata su culti familiari e focalizzata sulla richiesta di protezione, aiuto e benessere da parte della gente comune.
Architettura e guerra
Sia i faraoni che gli imperatori, dedicarono ingenti risorse e grandi energie alla costruzioni di mausolei, monumenti e strutture architettoniche di grande imponenza. Sebbene in Egitto gran parte degli sforzi siano stati dedicati alla realizzazione di necropoli e tombe, si può mettere tranquillamente a paragone la capacità costruttiva egiziana con quella romana. La magnificenza di Luxor e Karnak poteva competere con quella di Roma. A Luxor, un tempo, sorgeva Tebe, che Omero stesso descrisse come uno scrigno di tesori d'inestimabile ricchezza.
Anche sotto il profilo militare c'erano grandi similitudini. In entrambi i casi l'esercito usava fanteria media, leggera e pesante, arcieri e carri da battaglia con auriga (nel nuovo regno). Naturalmente l'organizzazione e la forza dell'impero romano non erano eguagliabili, ed è per questo che ebbe la meglio, ma anche l'egitto ebbe alcuni grandi condottieri che si distinsero per qualità militari.
Queste due culture hanno influenzato pesantemente l'epoca moderna, non solo per le tracce materiali che hanno lasciato, ma anche per il fascino che esercitano. Basti pensare che l'antico egitto è un tema molto utilizzato anche nelle nuove tecnologie, oppure a quante persone ancora oggi subiscono l'attrazione dell'impero romano, con la sua lunghissima e ricca storia.