Fiumicino: i migranti richiedenti asilo impiegati in lavori socialmente utili
di Dario Nottola
Con rastrelli, pale, guanti, pettorine arancioni con il logo del comune, stanno ripulendo i cumuli di rifiuti delle mareggiate e dei "furbetti" ammassati nella zona del vecchio faro di Fiumicino. Hanno già raccolto 15 cataste di rifiuti ingombranti. Con il legno recuperato ricostruiranno, di loro iniziativa, la staccionata degradata del parco del Faro.
Alla presenza del Prefetto di Roma, Paola Basilone, e del sindaco Esterino Montino, 12 dei 60 migranti richiedenti asilo, ospitati dall'11 luglio scorso nel centro d'accoglienza di via Bombonati all'Isola Sacra, circostanza che suscitò vibranti proteste, sono da oggi, e per 4 mesi, i protagonisti di un progetto di coinvolgimento in lavori socialmente utili sul territorio.
"Con il lavoro ringraziamo il comune per quanto sta facendo per noi", hanno detto i 12, tra i 18 ed i 25 anni, originari di Gambia, Ghana, Costa D'Avorio, Libano, Nigeria, dialogando con il prefetto ed il sindaco. Con la prima uscita oggi, viene attuato il protocollo d'intesa siglato tra prefettura e comune il 2 settembre scorso per il coinvolgimento in attività di volontariato dei migranti richiedenti asilo, accolti nelle strutture autorizzate nel territorio. I migranti hanno sostenuto un corso di formazione e, dal lunedi al giovedì, dalle 9 alle 13, si occuperanno, seguiti dalla cooperativa "tutor" Il Faro, di piccola manutenzione, pulizia di giardini e ciclabili, sfalci sulle strade, ecc.
Il centro di via Bombonati, gestito dalla onlus Virtus Italia, ospita 60 richiedenti asilo e nuclei familiari, dei quali 15 donne e 15 bambini (2 i neonati). Da luglio conducono un iter scolastico per la licenza di terza media e percorsi sportivi e culturali. Una famiglia curda ha ottenuto in questi giorni il via libera all'accoglimento della richiesta d'asilo.
"Siamo un comune che si dà delle regole ma che accoglie a braccia aperte - ha detto Montino - non lasciare abbandonate queste persone in un centro di accoglienza, utilizzandole al servizio della comunità, rappresenta un'occasione di integrazione, di formazione, di reciproca conoscenza e quindi di utilità per tutti. Un modo intelligente per superare stereotipi, differenze e diffidenze".
Migranti saranno impiegati in lavori socialmente utili anche nella Capitale. Il progetto verrà firmato la prossima dal prefetto di Roma Paola Basilone e dalla sindaca Virginia Raggi. "La prossima settimana firmerò un progetto con il sindaco di Roma Capitale sui Lavori socialmente utili con il coinvolgimento di migranti" ha detto il prefetto Basilone, a margine dell'iniziativa a Fiumicino. Per quanto riguarda Roma il Prefetto ha precisato che "noi firmiamo per regolamentare il rapporto poi sarà il sindaco a decidere come, dove e quando".
Parlando dell'avvio del progetto di Fiumicino, Basilone ha sottolineato come "Sia, al pari di quelli analoghi di altri comuni, un esempio positivo e virtuoso. Deve essere un contagio positivo: i fenomeni d'immigrazione vanno governati e più si governano, più si assicura la sicurezza pubblica. Diamo così ai cittadini la sensazione che l'immigrato che viene sul nostro territorio non viene a sfruttare: è un dovere di un Paese civile accoglierli e nel frattempo li integriamo, in modo che nessuno rimanga indietro. Applichiamo - ha concluso - ciò che il nostro Paese, che ha una lunga storia d'emigrazione, ha sempre fatto, e dobbiamo essere pronti a ricordarci questo dato".